Biografia

Carlotta Proietti è un’artista poliedrica, capace di muoversi con naturalezza tra teatro, musica e produzione.

Il suo percorso si delinea, infatti, nel segno della versatilità.

Negli anni dimostra di saper passare con disinvoltura dallo sketch comico a Shakespeare, dallo stornello romano alla canzone d’autore, dalla drammaturgia contemporanea al cinema, dal ruolo di attrice a quello di produttrice, dove mostra coraggio ed intuito.

Il suo percorso comincia nella musica, come cantautrice, per poi incontrare il teatro, che approfondisce attraverso gli studi al DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) e il diploma presso il Cantiere Teatrale di Roma.

Il debutto scenico arriva nel 2000, in veste di cantante, al fianco di Gigi Proietti, maestro assoluto della scena italiana nonché suo amatissimo papà. Da lui assorbe l’ironia, l’amore per la parola, la sensibilità scenica fondata sull’ascolto, sul ritmo e sull’autenticità del gesto e il rispetto per il pubblico.

Sul palco del Globe Theatre di Roma affronta ruoli complessi e memorabili: interpreta Emilia in Othello con la regia di Marco Carniti, Ermione in Racconto d’Inverno con la regia di Elena Sbardella, Caterina in una versione musicale de La bisbetica domata con la regia di Loredana Scaramella, che la dirigerà anche nel ruolo di Oliviane La dodicesima notte e di Adriana ne La commedia degli errori.

Veste inoltre i panni di Beatrice in Molto rumore per nulla, nella messa in scena in lingua inglese di Chris Pickles, e di Orsola in Troppu Trafficu ppi nenti, adattamento in siciliano curato dal grande autore di Montalbano Andrea Camilleri e da Giuseppe Dipasquale, che ne firma anche la regia.

Con Dipasquale torna a lavorare tempo dopo in una produzione del Teatro Stabile di Palermo, La concessione del telefono, adattamento del celebre romanzo di Camilleri.

Con il premio Oscar Nicola Piovani prende parte allo spettacolo Semo o nun semo, dedicato alla canzone romana, e all’opera Il labirinto di Creta, in cui dà vita a un clown-narratore che mescola recitazione, canto e rap.

In Façade, opera virtuosistica e giocosa del compositore William Walton, accompagnata dal Syntax Ensemble diretto da Pasquale Corrado, dà voce – insieme a Claudio “Greg” Gregori – ai versi eccentrici e visionari della poetessa Edith Sitwell, creando un dialogo surreale tra poesia e musica. Lo spettacolo va in scena nel 2023 al Teatro Argentina di Roma, nell’ambito della stagione dell’Accademia Filarmonica Romana.

Curiosa verso la drammaturgia contemporanea, produce ed interpreta testi teatrali originali, a volte spiazzanti, controversi: il diretto e provocatorio The Prudes, del drammaturgo e regista scozzese Anthony Neilson, esponente del movimento teatrale “in-yer-face theatre”, il sorprendente Intramuros di Alexis Michalik, drammaturgo e regista fra i più̀ noti ed apprezzati del panorama francese, e l’originale Per futili motivi  di Andrea Muzzi, che tratta coi toni della commedia il delicato tema dell’odio in un futuro distopico dove essere gentili è un disvalore.

Nel 2024 debutta alla regia con lo spettacolo La cosa non finisce qui di Giacomo Sette, storia di amicizia tra quattro soldati sul campo di battaglia alle prese con un nemico invisibile.

In televisione e al cinema prende parte a progetti di successo, tra cui le serie tv Una pallottola nel cuore e Il Paradiso delle Signore, la commedia a sfondo storico Il Principe di Roma di Edoardo Falcone e il thriller sovrannaturale Here After – L’Aldilà di Robert Salerno.

Nel 2018 conduce, nella splendida cornice del Teatro Greco di Taormina, la cerimonia di premiazione dei Nastri D’Argento, trasmessa in diretta sulla prima rete nazionale.

Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Simpatia, il Premio Stenterello, il Premio Nazionale Franco Enriquez e il Premio Anna Magnani.

Con uno stile personale e libero, Carlotta Proietti dà voce a un’idea di teatro che unisce tradizione e contemporaneità, leggerezza e profondità, sempre guidata da una forte urgenza comunicativa e da una presenza scenica forte ed autentica.